Appuntamento alle 7,00, tempo incerto, ci incontriamo davanti alla sede in 19 più Emanuele che prenderemo lungo la strada a Passo Corese, tutti prenotati. Gianni ha fatto la ricognizione sul sentiero giovedì, il tratto tra Ornaro e Poggio s. Lorenzo è molto infangato, inoltre ha piovuto tutta la notte. Breve consulto tra accompagnatori e decidiamo di terminare il percorso ad Ornaro Basso, 6 km in meno. Partiamo con appuntamento al parcheggio prossimo al punto di arrivo per lasciare le autovetture e proseguire per Rieti in autobus.
Alle 8,00 siamo sul posto ed alle 8, 15 arriva l’autobus che in 15 minuti ci porta al capolinea. Pochi passi e siamo in centro. Approfittando dei 20 minuti che mancano alla partenza prendiamo un caffè e qualcuno compra delle specialità al vicino forno per consumarle poi lungo il cammino.
Ore 9 foto davanti la statua di S. Francesco e partenza con piccola deviazione per passare nella piazza dove è identificato l’ “Umbilicus Italiae”, il centro d’Italia con il monumento dedicato.
Alle 9,30 siamo alla fonte Cottorella, come previsto piccola sosta per alleggerirsi di qualche indumento e nel mentre breve spiegazione del nominativo e delle caratteristiche di quell’acqua. Prima di ripartire, in previsione di essere alle autovetture verso le 13,00, Gianni propone di fermarsi a mangiare insieme un piatto di fettuccine da Regina ad Ornaro. Non c’è bisogno di ripeterlo, siamo tutti d’accordo così telefona per accordarsi sul prezzo e prenotare.
Il cammino riprende come pure l’aggiornamento di ciascuno con il vicino compagno sugli accadimenti intervenuti dall’ultimo incontro, così per un bel po’. Soddisfatta almeno in parte questa cordiale pratica e ricordando di aver preso già un bel pò di lezioni di canto in coro ci cimentiamo nel repertorio: la montanara, monte canino e poi le più allegre “bella con la treccia bionda”, michelemmà; e quanno fuori chiovi, vola vola vola, etc.
Alle 10,30 siamo al ponticello dopo il kartodromo dove si effettua un breve intervallo per qualche “sosta tecnica” e poi ancora avanti.
Il cielo è nuvoloso ma ogni tanto filtra qualche raggio di sole, il tempo regge. Chi ha fatto o sta facendo corsi o stage con argomenti in meteorologia nell’osservare il panorama osserva pure le nuvole che sono a bassa quota ed approfitta per scambiare nozioni con i compagni sulle tipologie, nomi e caratteristiche. Constatiamo che è un buon metodo per fare chiarimenti e ripassi. Ancora un bel po’ di chilometri percorsi con leggerezza e si arriva alla fontanella dinanzi una casa privata posta di fronte al bivio per la località San Nicola di Belmonte in Sabina. Sono le 11,30 ed è tempo di uno spuntino, sosta di 15 minuti. Dalla partenza abbiamo percorso poco più di 10 chilometri in due ore e mezza, media di marcia regolare.
Rifocillati si riprende il cammino e … si riprende pure a cantare il repertorio già eseguito qualche ora prima (per il momento sappiamo solo pochi brani), nel frattempo si raggiunge Ponte Sambuci,
il tratto di viadotto dell’antica via salaria. Qui da scheda tecnica era prevista una sosta lunghetta per il pranzo ma vista la precedente e l’orario, 12,45, prossimo al pranzo di cui l ‘appuntamento per le 13 – 13,30 al ristorante, decidiamo di fermarci i pochi minuti necessari per comunicare le informazioni storiche sul manufatto. Nel mentre qualcuno si sistema le scarpe mentre altri provvedono ad alcune necessità personali. La sterrata dal posto all’ abitato di Ornaro basso è tutta in salita.
Poco meno di trenta minuti e siamo seduti al tavolo nel ristorante in attesa delle fettuccine e molto soddisfatti per come è andata.
Cordialità,
Catello
PS. X i dettagli del percorso consultare la specifica scheda tecnica redatta in precedenza.
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