Relazione: “SENTIERO WOJTYLA – SANTUARIO DELLA MENTORELLA” m 1032 Monti Prenestini (23/02/2014)
Alle ore 7.25, dopo circa mezz’ora di attesa, in 19 partiamo dal piazzale antistante la nostra sede, con le proprie autovetture..
Attraversati i paesi di Castelchiodato, Palombara, Marcellina, raggiungiamo Tivoli proseguendo poi per l’Empolitana (SP33A) e dopo circa 15km scegliamo di salire (in verità ci ritroviamo J) a Ciciliano per un caffè. Mentre siamo in sosta veniamo raggiunti da altri 4 componenti che si uniscono al gruppo diventando così in 23. Da Ciciliano osserviamo la nostra meta, la Mentorella, arroccata sulla cima di una rupe che cade a picco sulla valle di Giovenzano.
Ripreso il cammino arriviamo alla strada cementata, percorribile con l’auto, che porta fino ad Ara Palazzo dove c’è la statua di Giovanni Paolo II, che si dice abbia fatto il suo primo pellegrinaggio a Roma proprio al santuario della Mentorella, e da dove parte la nostra escursione per il sentiero 502bis.
Alle ore 9.10, parcheggiate le macchine, cominciamo a percorrere una strada sterrata per circa 300 metri che lasceremo alle nostre spalle appena si comincia a salire per il sentiero boscoso e ripido con un dislivello di circa 600 mt. Subito è chiara che la situazione di percorribilità per un gruppo così numeroso, in un sentiero che sappiamo già non avere mai tratti in piano, potrebbe creare dei problemi di resistenza e fiato e decidiamo di dividerci. Un primo gruppo, con Giovanni in testa ed Enzo in chiusura, va avanti con tempi e ritmi differenti da un secondo gruppo accompagnato da Cinzia e Paola.
Lo scenario magico in cui subito ci si immerge, con le numerose ed incantevoli cascatelle (presenti solo in alcuni periodi) contrapposte alla vegetazione di alte e rigogliose felci e muschi spessi e folti, rende la salita suggestiva. Salita allietata anche dal nostro coro che, grazie a Lucia, trova sempre il modo di provare le proprie ugole.
Dopo circa un’ora e tre quarti il primo gruppo arriva al santuario e lì si incontra con altre 5 persone (siamo ora 28) che ci hanno raggiunto per il pranzo, o meglio per farci pranzare visto che sono appunto anche gli organizzatori della salsicciata, tra cui Sergio e Silvana.
Alcuni decidono poi di prolungare l’escursione raggiungendo la vetta di Monte Cerella, altri si recano alla funzione religiosa e qualcuno resta spensieratamente a godersi la bellissima mattinata soleggiata che il tempo ci ha regalato.
Verso le 12.15 arriva il secondo gruppo, che si è approssimato alla meta tra simpatiche chiacchiere in allegria.
Finita la messa Don Adamo ci dà disponibilità del barbecue e si accendono i fuochi che ci permettono di saziarci abbondantemente con carne, pane, dolci e buon vino.
A fine pasto Aldo lancia una sfida tra bussole, carte e altra strumentazione per cercare di riconoscere le vette che si osservano in lontananza, ma quattro “ridicole” gocce ci fanno decidere di riprendere subito la strada del ritorno e ricomposto il tutto e tutti, dopo aver fatto come consuetudine la foto di gruppo, ci avviamo per la discesa che non ci crea nessunissima difficoltà se non qualche scivolone per le numerose foglie cadute e il fango di tanti giorni di pioggia, che dulcis in fondo, appena raggiunte le auto, viene giù allegramente.
Verso le 17 siamo di nuovo davanti alla nostra sede a Monterotondo.
Cinzia, Paola, Silvana, Enzo e Giovanni
Devi accedere per postare un commento.