Relazione del 12 /10/2014 – Cai Monterotondo
Cima d’Arme (1678mt)
Come al solito eccoci a raccontare una nuova uscita, ma che uscita !!!
Iniziamo dal principio. L’escursione è stata proposta da Omar Barbera, il quale visto il suo impegno di fine settimana (esami per diventare AE, il primo della nostra sottosezione), dopo aver fatto la ricognizione, suo malgrado, si vedeva costretto a delegare per l’accompagnamento Giovanni Pieragostini e Antonio Lattanzio, i quali presi le carte topografiche ed i rilievi fatti, la domenica mattina alle 7.00 in punto erano già pronti insieme ad altri 13 soci per partire alla volta di Poggio Bustone. Dopo una breve sosta per il solito caffè all’Osteria Nuova, siamo arrivati intorno alle 8.30 al Convento di San Giacomo, sul posto troviamo una trentina di scout che ripartono alla volta di Rieti dopo aver soggiornato al convento, il frate che ci accoglie subito cerca di far vedere la chiesa ed il convento ad alcuni di noi, ma è una cosa che sarà per quando torniamo dall’escursione.
Alle 8.50 tutti pronti si parte, seguiamo per circa 3km una strada bianca che lasceremo appena siamo sotto Colle Pietrolone, dove incontriamo dei cacciatori con dei cani e per un attimo ci distraggono facendoci sorpassare l’attacco del sentiero 441. Lo riprendiamo dopo pochi metri e da qui inizia una salita nel bosco non proibitiva ma nemmeno semplice 300m di dislivello che ci porta a quota 1292 a Colle la Forca, da questo punto il panorama è tutto sulla sottostante Valle Reatina con i suoi laghetti, le sue campagne ed in lontananza il lago di Piediluco incastonato tra i boschi del Reatino. Dopo una breve sosta riprendiamo il cammino verso Monte Cerasa, di fronte vediamo la nostra meta un po’ a sinistra e proseguendo per il Monte della Ceresa su crinali erbosi, sulla destra più sotto possiamo ammirare i valloni di Cantalice con i suoi boschi, e a sinistra la valle Petrinara che avremmo potuto attraversare per boschi. In cresta ogni tanto troviamo i cippi di confine tra il Regno delle due Sicilie e lo Stato della Chiesa posti nel 1840, e ci riportano ai tempi passati; al cippo n°454 prendiamo il sentiero 420 e scendiamo a sinistra per inoltrarci nel bosco sottostante ed in 10 minuti siamo a Fonte Petrinara, sono le 12.20, e presto per la pausa pranzo. Dopo una piccola sosta al fontanile proseguiamo per la salita per Cima d’Arme. La salita è un po’ ardua ma il gruppo procede compatto dietro Tonino e alle 13.05 siamo tutti in cima a quota 1678mt, e qui troviamo quello che non ci si aspetta da un monte non troppo alto: uno splendido panorama a 360°, qui la cartografia la fa da padrone, risalendo da Rieti verso il Terminillo, siamo più o meno a quota Pian de Valli in senso antiorario si risale verso Terminilluccio, Terminilletto con il Rifugio Rinaldi, il Terminillo, la cresta Sassetelli con i valloni ad ovest, quindi il Monte di Cambio, per proseguire verso Leonessa con il Monte Tilia con i suoi impianti da sci dismessi; a sinistra il Monte Corno ed infine il Monte Rosato, infine sotto di noi in una veduta spettacolare Poggio Bustone e tutta la valle reatina etc.
Dopo circa 45min ripartiamo percorrendo il sentiero 421 sulla cresta NordOvest di Cima D’Arme per discendere verso i prati di San Giacomo e a seguire il Sacro Speco di S. Francesco, altra bella sorpresa, dove c’è una via crucis con tutti i posti in cui il Santo è stato per qualche motivo, fino ad arrivare in una chiesuola piccolissima sotto una grande parete tutta protetta da una rete metallica dove tanti pellegrini lasciano i propri messaggi di ringraziamento al Santo. Ultimo tratto in discesa per una stradina cementata ed in 20 minuti siamo alle macchine, ci cambiamo e dopo aver sciolto la comitiva andiamo a visitare il Convento che ha un bellissimo chiostro molto antico e ben curato dai 4 frati che vi abitano, ne troviamo uno intento a spiegare la vita di Francesco ad alcune persone. Ripartiamo con sosta al paese in un bar per la solita birra con patatine per la quale dobbiamo ringraziare Marzia che è venuta con noi quest’oggi per la prima volta (Cai di P.Mirteto).
Mi sono dilungato un po’ nel racconto, ma questa escursione mi ha sorpreso per la sua varietà, per i panorami offerti.
Un saluto a tutti Tonino!!!!!!!
Ce da dire anche, che il gruppo a volte si è un po’ allungato, ma è stato sempre unito, e nessuno si è allontanato se non per esigenze personali. Tutti hanno espresso la piena soddisfazione per questa escursione molto bella e varia, per i colori autunnali degli alberi. Da ripetere in futuro.
Saluti da Giovanni.
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