Anello del Monte Soratte
Il Monte Soratte (691 metri s.l.m.), montagna solitaria a nord di Roma. Dalla sua cima più alta si può godere di un panorama mozzafiato, con lo sguardo che si estende dalla suggestiva vallata del Tevere ai monti della Tolfa, fino agli Appennini. La “Montagna Sacra”: così la chiamano gli abitanti della zona. Ed è con questo nome che il Soratte è conosciuto sin dai tempi più remoti, custode di numerosi eremi sparsi sui suoi pendii.
MONTE SORATTE (SODAS)
“L’ambiente montano ha dimostrato le sue potenzialità in termini di benessere per gli individui: dovrebbe pertanto essere una risorsa accessibile a tutti, inclusi coloro che convivono con limitazioni motorie”.
Questa volta, la Struttura Operativa di Accompagnamento Solidale (SODAS) ci guida sul Monte Soratte, un luogo affascinante, ricco di storia e leggende, che si apre su panorami mozzafiato. Luogo di antichi culti pagani dedicati al dio Soranus (Apollo o Dis Pater), da cui deriva il nome, il Monte Soratte si erge isolato nella pianura a nord di Roma. Dalla sua cima più alta si gode di uno spettacolare panorama, con lo sguardo che abbraccia la suggestiva vallata del Tevere, i monti della Tolfa e fino agli Appennini.
TRAVERSATA MONTEFLAVIO – PALOMBARA SABINA (Monti Lucretili)
È uno dei parchi più estesi del Lazio. Sorprendentemente ricco e “selvaggio” nonostante le altitudini modeste e la vicinanza alla metropoli, abbraccia il versante appenninico che si affaccia sulla pianura tirrenica. La vetta più alta è il Monte Pellecchia, che si erge a 1368 metri, dominando la valle del torrente Licenza. I paesaggi del Parco includono boschi, ampi altipiani carsici e laghetti. Gli ambienti più caratteristici del Parco sono i vasti prati carsici d’altura, circondati da boschi di faggio, dove pascolano liberamente mandrie di cavalli e vacche maremmane e dove si possono incontrare lepri e coturnici. Non mancano tuttavia gli ambienti rocciosi, ideali per alcuni rapaci come il Falco pellegrino e l’Aquila reale, che qui nidifica ormai da molti anni.