Esploreremo i territori oggetto delle tristi gesta dei briganti Ansuini e Menichetti che, alla fine dell’Ottocento, percorsero questi luoghi ora inseguiti dai carabinieri ora alla ricerca di vendetta. E’ l’occasione per visitare, in un facile percorso, borghi e vestigia di un antico passato ricco di storia.
Il 5 di giugno, come previsto dal nostro programma escursionistico, ci impegneremo in questa escursione facile dal punto di vista tecnico, ma molto significativa dal punto di vista umano.
“Con il termine di Montagnaterapia si intende un originale approccio metodologico a carattere terapeutico-riabilitativo e/o socio educativo finalizzato alla prevenzione secondaria, alla cura e alla riabilitazione di individui portatori di differenti problematiche, patologie o disabilità, attuato attraverso il lavoro sulle dinamiche di gruppo, nell’ambiente culturale, naturale e artificiale della montagna.”
Questo è il significato della nostra collaborazione.
Noi siamo il “gruppo” che “include” chi ha difficoltà diverse, nel caso specifico chi viene trasportato con la joelette.
La locandina del Cai de L’Aquila, allegata al presente avviso, chiarisce bene in quale contesto e in quale modo effettueremo la nostra escursione, che è naturalmente aperta a chiunque voglia fare una piacevole passeggiata tra gli immensi boschi di faggio della valle del Puzzillo.
Abbiamo deciso di dare il massimo risalto a questo evento per permettere a chiunque di partecipare e, quindi, non verrà effettuata la salita a Monte Orsello, pure prevista nella stessa giornata.
Il Monte Giano, percorrendo la Salaria verso est, sembra chiudere la valle del Velino, con i suoi appicchi rocciosi e il suo versante coperto in parte da boschi su cui risalta la, incolpevole per gli alberi, scritta “DUX”. La sua salita, non banale, permette una visuale a 360° dal L’Aquila al Terminillo e tutti i monti d’Abruzzo.